I disturbi specifici
dell'apprendimento (DSA)
Si può porre una diagnosi di Disturbo Specifico di Apprendimento quando, a test standardizzati di lettura, scrittura e calcolo, il livello di una o più di queste tre competenze risulta inferiore ai risultati medi prevedibili, oppure l’età di lettura e/o di scrittura e/o di calcolo è inferiore di almeno due anni in rapporto all’età cronologica del soggetto, e/o all’età mentale, misurata con test psicometrici standardizzati, nonostante una adeguata scolarizzazione.
Tali disturbi comprendono la Dislessia, ovvero difficoltà di lettura; la Disortografia e la Disgrafia, ovvero difficoltà nella scrittura; la Discalculia, ovvero difficoltà nel calcolo.
DISTURBI IN ETA' EVOLUTIVA
Essi sono attribuibili a specifiche disfunzioni neuropsicologiche, isolate o combinate, ma in presenza di un quoziente intellettivo assolutamente nella norma. Non è da sottovalutare l'impatto che tali difficoltà hanno sullo stato psicologico ed emotivo del minore; non è raro notare, infatti, comorbilità con problematiche relative all'autostima, sintomi d'ansia e disturbi comportamentali conseguenti alla frustrazione del "non saper fare bene".
I DSA trovano una risoluzione parziale attraverso training tesi a potenziare la ricerca di strategie compensative; percorsi di supporto psicologico si rendono indispensabili, invece, allo scopo di favorire l'elaborazione del significato attribuito alla difficoltà e la crescita di una personalità quanto più possibile armonica.
A partire dal 2010 l'Ordinamento Italiano prevede una legge che contempla specifiche norme, da applicare in ambito scolastico, per la presa in carico ed il supporto degli alunni che presentano questa tipologia di disturbi. Per un approfondimento della legge cliccare QUI. Per un approfondimento del Decreto attuativo cliccare QUI.